Ciao, questa è Cose HR, questo sono io, e questa è la sintesi di un lavoro particolarmente pericoloso che i ggiovani d’ogggi non vogliono più fare:
Sopra: morte e fallimenti dei CEO dell’Impero Romano
Sotto: il relativo failure rate degli Imperatori (di fatto il rischio di morte sul lavoro) con il passare degli anni
Qui il paper completo, se vi annoiate durante Sanremo.
Questa è l’ultima puntata della stagione, ma la prima che vi arriva di sabato.
È un esperimento, vediamo che ne pensate (che poi è una scusa per dire che non sono riuscito a finirla prima delle 02:11am di oggi. Di notte, come i ladri.)
Per cui vale sempre la regola: se quello che scrivo vi piace, non vi piace o volete darmi qualche dritta, fate un fischio e segnalatemi cose belle, cose brutte, cose.
Ecco il faldone, buon viaggio.
Cose passate
Ecco la triade della puntata precedente:
Il malloppo Total Recap dei pezzi più letti di sempre su Cose HR.
Cose interessanti
Poche cose (e buone) che ho imparato a lavoro negli ultimi dieci anni. [Disclaimer: è un’autocitazione. Speriamo il prossimo passo non sia iniziare a parlare di me stesso in terza persona]
C’è un tizio che su Linkedin ha più di 10 milioni di collegamenti e a giugno cambia mestiere: il pezzo di Jeff Weiner con le sue dimissioni da CEO di Linedin. Se sapete già tutto, allora qui trovate una panoramica veloce di come ci è arrivato, in Linkedin.
La differenza tra conoscenza ed esperienza (e cosa diavolo possiamo farcene).
A proposito di lavoro, carriera e (brutte) esperienze.
Grazie a lui per averlo segnalato nel suo podcast.
Cose tecniche (interessanti, ma anche un po’ nerd)
Come da abitudine mi colpiscono cose nuove, anche se sono cose vecchie riciclate con nomi oggettivamente interessanti: che cos’è il cluster hiring (e un esempio di come lo hanno praticato).
Ormai scrivere qualcosa di non scontato a proposito di feedback, self-feedback e candidati post-colloquio è cosa difficile: c’è chi ci è riuscito, secondo me.
E qui andiamo sul super-nerd: che relazione c’è tra resistenza al cambiamento, intenzione di dimettersi e livello di soddisfazione lavorativa? E come incide la sfera emotiva, in questo marasma? [Attenzione: paper tecnico, astenersi perditempo :-)]
E niente, se anche dopo aver letto il paper avrete comunque voglia di cambiare mestiere, ecco uno schema per farlo.
Che casin.
Bonus Track
Dopo gli apprezzamenti per le newsletter che vi ho citato un paio di puntate fa, ve ne lancio sul tavolo un’altra: la newsletter di Purpletude. Raccoglie una selezione dei pezzi del mese pubblicati dalla rivista. I temi ruotano attorno a diversi pilastri: Comunicare, Includere, Innovare, Lavorare, Migliorare e Raccontare. [disclaimer: ci collaboro anch’io, quindi vale come doppia autocitazione?]. Ci si iscrive qui.
Una serie Netflix canadese a tema maternità e lavoro che - ammetto - non mi ha appassionato nelle prime puntate ma che vedo rinnovata più volte, magari vi piace: Workin’ Moms (e no, non è quella che vi ho già segnalato, che si chiama invece The Letdown ed è australiana)
Fine quinto e ultimo episodio di questa terza stagione.
Teniamoci in contatto, se vi va. :)
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